Cammino di S. Francesco in Valmarecchia
Giorno 1: Rimini – Villa Verucchio
Partenza a piedi dall’Arco di Augusto a Rimini, veloce visita del centro storico e in prossimità del Ponte di Tiberio ci incammineremo per il Parco XXV Aprile, da dove una bellissima stradina pedonale e ciclabile ci condurrà attraverso paesaggi meravigliosi con coltivazioni fino a Villa Verucchio. Qui si trova il Convento Francescano dei Frati Minori. Qui potrete godere della pace del luogo e della vista del famoso cipresso piantato dal Santo. Un’emozione unica. Avrete qui il primo ponte spirituale fra la vostra realtà e quel tempo in cui il beato Francesco piantò quell’alberello, oggi vera e propria pianta monumentale da tutti gli esperti considerata tale senza alcun dubbio.
Difficoltà: Media. Ore di cammino: 4 + le soste. Distanza 19,5 Km. Dislivello 60 mt.
Giorno 2: Villa Verucchio – San Leo
Ritrovo dei partecipanti davanti al Convento di Santa Croce a Villa Verucchio, sorto nel luogo dove San Francesco si fermò nel 1215. Dopo un primo tratto collinare, scenderemo alla sponda destra del fiume Marecchia, costeggiandolo per un lungo tratto, saliremo poi all’antico convento di Sant’Igne, fondato nel 1244 nel luogo dove Francesco e frate Leone pernottarono la notte del 7 maggio 1213, precedente l’ingresso a San Leo. Arrivati nel centro di SAN LEO, visiteremo l’oratorio di San Francesco, dove avvenne il colloquio del santo con il Conte Catani e le stupende pieve e cattedrale romaniche.
Difficoltà: Media. Ore di cammino: 6,5 + le soste. Distanza 22 km. Dislivello 700 mt.
Giorno 3: San Leo – Sant’Agata Feltria
L’ultima tappa in Valmarecchia è dominata dalle rupi fortificate di San Leo, del Maioletto e dalla skyline del “Monte del Vescovo che dorme”, punto di riferimento per i pellegrini Romei che transitavano per la valle diretti verso Roma. Per sentieri, carrarecce e tratturi arriveremo a Sant’Agata Feltria, alle cui porte sorge il convento dei Cappuccini e quello delle monache Clarisse. Il borgo è uno dei principali luoghi francescani del Montefeltro. San Francesco percorse questo territorio, molto probabilmente nel maggio 1213. La presenza in zona delle Clarisse è contemporanea a San Francesco, con il monastero di Sant’Antimo, la cui fondazione è fatta risalire ad Agnese, sorella di Santa Chiara, nel 1218, sei anni dopo la fondazione del Convento di Santa Chiara a San Damiano di Assisi.
Difficoltà: Difficile. Ore di cammino: 6,5 + le soste. Distanza 20 km. Dislivello 650 mt.
Tappa aggiuntiva: Balze di Verghereto – La Verna
La tappa a si svolge tra Romagna e Toscana, in un paesaggio che spazia tra la Valmarecchia, la Valle del Savio e la Valtiberina. Incontro con la Guida GAE all’inizio del sentiero che, con lunga e impegnativa salita attraverso boschi, conduce al Poggio Tre Vescovi. Qui il sentiero di crinale, che è parte di un’antica strada medievale, costeggia il confine della Riserva Naturale Alta Valle del Tevere. Diviene una larga strada sterrata che in ambiente aperto tra i pascoli, raggiunge il Passo delle Gualanciole e il Passo delle Pratelle, punto di congiunzione con la Via di Francesco che porta da La Verna a Roma. Si sale, prima tra i prati, poi nella pineta, quindi nella faggeta fino al grande ripiano prativo e panoramico del Monte Calvano, posto all’ingresso del bosco. Si scende infine ripidamente alla Croce della Calla, sotto la parete del Monte Penna a pochi minuti dal Santuario della Verna.
Difficoltà: Difficile. Ore di cammino: 6 + le soste. Distanza 23 km. Dislivello 300 mt.
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